La mia prima trasferta Europea! Di Donato Alberti

13 settembre 2017

Ok la storia è questa.
Arrivo a Girona senza casa e senza speranza di trovarla, mi dice Francesco Pedone qualche giorno prima di partire: “oh Barça-Juve al Camp Nou come la vedi ?”. Io: “Mah vogliamo farci un salto ?”. Lui: “Biglietti fatti”. 
Mi iscrivo in fretta e furia allo Juventus Club di Palermo e richiedo i biglietti tramite la procedura, BOM arrivati subito!
Da lì in poi è andato tutto storto.
Ore 16.00: mi vedo con il tipo della inmobiliaria per discutere di una casa, lo zio perde tempo facendosi dei thé e offrendomi dei caffè. Alberto Albeggianie Francesco (mandami la richiesta d’amicizia ??maledetto) prendono il biglietto del treno anche per me e me lo comunicano alle 16.50. Orario del treno 17.10 e con 1,8 km da percorre (distanze fornite da google maps) rigorosamente a piedi. 
Mollo lo zio dicendogli mandami tutto via mail e che avremmo discusso tutto l’indomani (non l’ho ancora sentito, sono ancora un senzatetto).
Corre come Bolt ma dopo 45 metri la pubalgia (mal curata) mi ricorda che l’atletismo non è più di casa. Vaffanculo stringo i denti e continuo a correre. 
Arrivo alla stazione saltando transenne come quel debosciato dell’olio cuore.
Ore 17.07 ce l’ho fatta! 
Treno pulito, alta velocità, si arriva a Barcellona e si va subito a ritirare il biglietto presso lo Stand degli Official Fan Club, facilissimo da trovare, anche perchè il club ti invia via email le indicazioni e la mappa per arrivare, mostri il documento e ti consegnano il biglietto (rigorosamente nominativo). Andiamo ai controlli per entrare e un simpatico figlio di una cagna di un cane mi annusa come se fossi un piatto di lasagne. I Poliziotti mi guardano con sospetto e alla frase “tú adelante” capisco che questo non è il mio anno.
Il cane continua ad annusarmi, fino a quando non incomincia a strofinarsi contro la parte dei genitali, parte “despacito” un po’ di perreo, lui si distende davanti a me, io mi accendo una sigaretta. Il poliziotto gentilmente rovescia tutto il contenuto della sacca per terra controlla e mi dice: “muy bien puedes ir” (la puttana di tua M…). Ringrazio e vado.
Entriamo al Camp Nou, direzione settore ospiti, Stadio Enorme, pazzesco, si respira il clima della Champions, il tifo sfegatato, tutta una città anzi una nazione, contro. 
Pensi che se la Juve vince diventi un supereroe in terra Catalana clima incredibile, la musichetta della Champions qualcosa di pazzesco e bellissmo, I BRIVIDI!!!
Come al solito tante risate tanto cori e tante santiate. Io dico ma perché non prendere una birra in questo meraviglioso contesto? Si va con Alberto. “Una cerveza por favor”, il tizio alla cassa: “vale, 3,70€ cada una”. ME COJONI. Dai ci sta sei al Camp Nou mica al Massimino. Paghiamo, il tipo versa nel bicchiere e da dietro una voce riecheggia: “è senza alcol”. Io: “nah ma che dici ?!”. Il tizio alla cassa con un ghigno alla joker: “si sì no lleva alcohol, aquí está prohibido!” (Su Puta madre). La situazione si stava complicando evidentemente, beviamo questa acquetta giallastra e andiamo. Inizia la partita e un simpaticissimo tifoso (provenienza Catania e accento della provincia) incomincia a gridare e a inveire contro: tifosi avversari, arbitri, giocatori, allenatori, due o tre santi, ma soprattutto prende di mira l’esordiente Bentancur. Lo maledice a ogni palla che sfiora, ad ogni passo che muove e inneggia all’ingresso di Bernardeschi. Entra il tanto acclamato Berna ed esce il povero Benta, dopo una manciata di secondi rivuole Benta e manda affanculo Berna. (Adoro la curva). Tutto fantastico, e le risate si sono sprecate.
La partita finisce anche peggio 3-0 per il Barça. Andiamo via, sconfitti e sconsolati,  ma sappiamo di aver comunque vissuto una esperienza indimenticabile, la prima di tante altre! E poi
cazzo almeno abbiamo il passaggio con blabla car proprio all’uscita dello stadio. Messaggio infame su whatsapp: “ci vediamo a 10km dallo stadio, troppo traffico in quella zona”. Vola un’intera pagina del calendario con tutti i santi. Si va di metro, si arriva al punto d’incontro. Non c’è, dice di aspettare 45 minuti e arriva. Cerchiamo un posto dove mangiare (digiuno dalle 14.00 ora locale), sono le 23.30 tutto chiuso. Troviamo in mezzo al nulla un locale gestito da cinesi che fanno tapas e panini con würstel, e già fa ridere così.
Ordiniamo e il tizio di “bla bla blasfemia car” scrive: “ci vediamo in questa piazza, sono già qui, veloci!”.
Mi ingozzo di patatas bravas (perché sono in erasmus non si lascia e non si spreca niente. Mi prendo il panino e me lo mangio per strada, zoppicando verso la macchina e Con la pubalgia che mi sta facendo inventare nuovi santi. Arriviamo, ci mettano in macchina e naturalmente lo zio era un tifosissimo del Barça. Sfottò e cose del genere. Si scherza un po’ e finalmente torno a Girona, nel mio squallido ostello. L’avevo lasciato che nella mia camerata da 8 maschi c’era solo un ragazzo, ritrovo un covo di sudore e gente che russa (sold out).

Vado a letto e penso di raccontare tutto questo solo per comunicarvi che io e il cane della cinofili stiamo cercando casa insieme adesso a Girona, ma a parte questo casino, vorrei non solo ringraziare il Club per avermi permesso di vedere la partita (ok brutta ma esperienza indimenticabile) ma anche consigliare a tutti: RAGAZZI FATEVI UNA TRASFERTA EUROPEA!!! Clima bellissimo, tutti sportivi, sfottò ma niente di più, nessuno che insulta la Juve per partito preso, tifosi che stanno insieme seppur rivali, questo dovrebbe essere lo SPORT!!!

CONSIGLIATISSIMO!

Dal nostro socio Donato Alberti insieme a Francesco Martini e Alberto Albeggiani